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Visita Guidata a Bologna
Bologna Santa Cecilia e San Petronio
Domenica 10 novembre 2024

L'oratorio di Santa Cecilia è un edificio religioso di Bologna, già sede di una confraternita addossata al retro della basilica di San Giacomo Maggiore, in via Zamboni 15. All'interno conserva un raro ciclo di affreschi di pittori bolognesi ed emiliani del primo Cinquecento, ragion per cui è talvolta denominata la "cappella Sistina" di Bologna. L'impresa pittorica cominciata nel 1505 fu affidata ai principali artisti Aspertini e terminata da artisti minori. Gli affreschi rivestono le pareti a destra e a sinistra dell'entrata all'oratorio: in dieci riquadri conosciuti nell'ambito della corte bentivolesca come Francesco Francia, Lorenzo Costa e Amico separati da lesene decorate a grottesche si narrano altrettanti episodi della vita di Santa Cecilia e del suo sposo Valeriano, ambientata ai tempi di Urbano II (III sec.) e divenuti martiri per non aver rinnegato la fede cristiana.

La Basilica di San Petronio, dedicata al patrono cittadino, sorge in Piazza Maggiore ed è la più grande e importante chiesa bolognese. L'interno del tempio, costruito in epoche diverse, è diviso in tre navate su cui si ventidue cappelle decorate da artisti tra cui Francesco Francia, Lorenzo Costa , Parmigianino, Donato Creti. Celebre è la Cappella musicale di San Petronio , la più antica istituzione musicale di Bologna (1436), il cui simbolo più prestigioso è un organo tuttora funzionante, che, costruito attorno al 1470 da Lorenzo da Prato, è il più vecchio al mondo ancora in uso. 

Il compianto del Cristo morto: Il complesso monumentale di Santa Maria della Vita sorge nel Quadrilatero, cuore pulsante del centro storico di Bologna. Considerato il più importante complesso scultoreo in terracotta di tutto il Rinascimento italiano, il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dall’Arca è una tappa che non può mancare nell’itinerario di ogni viaggiatore in visita a Bologna. Un’opera d’arte di eccezionale potenza espressiva, che nel corso dei secoli ha affascinato studiosi e intellettuali, da Carlo Cesare Malvasia a Francesco Arcangeli a Gabriele D’Annunzio, che qui giunse in visita il 19 settembre del 1906 e fu così suggestionato dall’opera da appuntare sui suoi taccuini alcune riflessioni, con quell’espressione “urlo di pietra” che ancora oggi rappresenta l’immagine più intensa per descriverne l’esasperato realismo e la straordinaria drammaticità compositiva.

Visita guidata: Domenica 10 Novembre 2024: partenza dal Piazzale della Stazione dei Treni di Treviso, con il pullman, alle ore 7.30. Rientro a Treviso alle ore 20.00 circa.

Informazioni e iscrizioni: fino a Mercoledì 6 Novembre, presso Arci Treviso, via Bolzano 3; dal lunedì al venerdì, ore 9.00-12.30, ore 15.00-19.00; sabato ore 10.00-12.30; tel. 0422/410590; www.arcitv.it, treviso@arci.it

Quota Visita: € 50 ridotto per Soci Arci 2024, comprensiva di: viaggio in pullman, biglietti vari e visita della città con Alessandra Iannacci (€ 55 per non Soci, comprensiva di tessera Arci 2025).