Arci Treviso
Arci Educazione Permanente
Teatro
Treviso, Cinema Teatro Aurora, marzo 2004

Arci di Treviso e i circoli ArciWord ed Educazione Permanente propongono la 2Š edizione di Teatro contemporaneo.
La rassegna presenta quattro esperienze teatrali che uniscono "tradizione" colta, ricerca e sperimentazione: dal teatro di Giuliano Scābia dove la rappresentazione cede il passo alla narrazione, all'assolo dell'attore-danzatore di Mario Barzaghi; dall'originale esperienza della "comunitā" teatrale dell'Angrogna, fino al coraggioso lavoro di Questa Nave.

Informazioni e Prenotazioni
Arci Treviso, via Bolzano 3, tel 0422 410590, fax 0422 411162.
Da lunedė a venerdė, ore 9.30-12.30 e 14.30-19.30; sabato ore 10.00-12.30.

 



Treviso, Cinema Teatro Aurora
sabato 13 marzo 2004, ore 21.00
L'ACQUA DI CECILIA
(90') interpretazione, testo e regia di Giuliano Scābia
Cecilia, che fin da bambina č paurosa dell’acqua, entra nella vita di Lorenzo al posto dell’indimenticabile Irene, la moglie morta. Avviene un umile cammino di realismo e di visione, ironico, comico e talvolta tragico, nel paesaggio intenso e vivente cha va dai Colli Euganei alla laguna di Venezia e contiene al centro, come suo ombelico, l’antichissima cittā di Pava (Padova). I fili del racconto di Lorenzo e Cecilia - come quelli di una storia epica - sono tessuti da centinaia di presenze e di voci - non solo di persone, ma anche di bestie, piante, venti, acque.
Giuliano Scābia (Padova, 1935), poeta, drammaturgo, romanziere e docente di drammaturgia al DAMS di Bologna, č stato uno degli artefici della svolta a favore del teatro sperimentale e di ricerca (Zip, Biennale 1965) e l’ideatore di situazioni teatrali famose, come quella dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste raccontata in Marco Cavallo. Ha creato il Teatro vagante per il quale ha scritto 25 testi, un ciclo in cui la rappresentazione tende a cedere il passo alla narrazione. Il lavoro sulla lingua compiuto attraverso la ricerca teatrale č confluito nei romanzi In capo al mondo, Nane Oca e Lorenzo e Cecilia.

Ingresso € 7,00 (soci Arci 2004 € 6,00)

 

Treviso, Cinema Teatro Aurora
sabato 20 marzo 2004, ore 21.00
LA BICICLETTA DI YANG
(105') interpretazione, testo e regia del Gruppo Teatro Angrogna
La bicicletta di Yang: come gli italiani accolgono lo straniero, con tanto di leghisti, giornalisti, i mprenditori, trafficoni e prostitute, alle prese con il cadavere di uno sconosciuto.
Due storie si intrecciano: la difficile integrazione e la poca accoglienza rivolta allo straniero costretto da pressanti necessitā economiche a trasferirsi nel ricco mondo occidentale e la sfida di una televisione di provincia che si trova a giocare una partita troppo grande. Cosa ne verrā fuori?.
Una storia semplice, una storia valdese, storia di montagna: Piemonte, provincia di Torino, Val Pellice, Angrogna, un paesino di 800 abitanti. Nato in quello che un tempo era il "ghetto" - la piccola enclave protestante di un’area marginale del Piemonte occidentale - il Gruppo Teatro Angrogna muove i primi passi nel solco della tradizione delle filodrammatiche valdesi. Nel 1972 nasce la compagnia. Giovani di grande entusiasmo diventati insegnanti, operai, impiegati, senza mai abbandonare il teatro come azione civile, come atto di libertā, impegno politico e sociale. Provano il sabato e la domenica nella vecchia sala valdese di Angrogna. Ogni spettacolo č scritto, riscritto, letto, discusso in prove aperte a soci, sostenitori, amici, insegnanti, sindacalisti. Hanno addirittura portato due spettacoli in televisione - Pralafera 1920 e Ninna nanna della guerra - e sono stati ospiti della mitica Palazzina Liberty di Dario Fo, a Milano.

Ingresso € 7,00 (soci Arci 2004 € 6,00)

 




Treviso, Cinema Teatro Aurora
sabato 27 marzo 2004, ore 21.00
ROSSO CUPO (Una donna nelle Brigate Rosse)
(50'), con Francesca D'Este, testo e regia di Antonino Varvarā, Associazione Teatrale Questa Nave
Una notte lunga: in scena una Donna e una Ragazza che sembra ascoltare. La donna parla - con tenace passione, a volte con un gelido distacco, con toni da fiaba in alcuni momenti, con insistente dolore in altri - di quella cruda esperienza che molti definiscono "di terrorismo" e pochi chiamano "di lotta armata". Il lavoro teatrale ha dato voce alle storie: in esse a volte si possono trovare i perchč, si puō scoprire e capire la dimensione umana che avvolge e accompagna le vicende "storiche". Troppo poco tempo č passato perchč un argomento cosė delicato possa essere affrontato con la giusta freddezza con cui si tratta la Storia. Rosso cupo non vuol essere uno spettacolo esaustivo, nasce invece dal desidero di esortare il teatro ad aprire uno spiraglio su un aspetto doloroso e lacerante degli ultimi trent’anni di storia italiana.
L’associazione teatrale Questa Nave viene fondata nel 1989, a Venezia, da Francesca D’Este, Fernanda Basso e Antonino Varvarā. Nel 1990 si trasferisce a Marghera dove acquisisce uno spazio che trasforma in teatro: il Teatrino di Via Pasini. Esordisce come Compagnia Teatrale nell’ambito del teatro di ricerca con In fondo in fondo il cielo, scritto e diretto da Antonino Varvarā. Nel 1992 mette in scena un altro lavoro di Varvarā, Cittā d’acqua. Nel 1993 vengono presentati Solamente gli ulivi e La canzone di Orlando; nel 1994 Il mio disincanto, scritto e interpretato da Francesca D’Este; nel 1995 La notte e nel 1996 Me ne vado, ti lascio nella sera. Dal 1997 Questa Nave organizza la Stagione di Teatro Contemporaneo presso il Teatro Aurora di Marghera.

Ingresso € 7,00 (soci Arci 2004 € 6,00)

 




Treviso, Cinema Teatro Aurora
sabato 3 Aprile 2004, ore 21.00
UN ATLETA DEL CUORE (Kathakali)
(100') interpretazione e regia di Mario Barzaghi, Teatro dell’Albero.
Mario Barzaghi per il titolo del suo affascinante spettacolo ha ripreso una frase di Artaud, "l’attore č un atleta del cuore", sottolineando l’analogia tra l’atleta maestro di muscoli, il poeta maestro di parola e l’attore maestro del cuore. Barzaghi, in un incontro che partendo dal Kathakali, conduce a Dante, fonde questi caratteri: ci appare cosė un attore in bilico tra Occidente (lo spettacolo si conclude con due frammenti dall’Inferno dantesco) e Oriente, (l’arte del teatro danza indiano: il Kathakali), che agisce con luciditā, agilitā e grazia.
Mario Barzaghi, dopo una formazione nei gruppi del teatro di base degli anni ’70 e un lungo sodalizio con il T.T.B. di Bergamo, arriva nell’ultimo decennio a interpretare un percorso artistico autonomo, che l’ha portato a collaborare con varie realtā italiane e straniere e a confrontarsi con generi teatrali talvolta diversi rispetto alla sua formazione originaria. Prodotti di questo periodo sono la dimostrazione-spettacolo. Un atleta del cuore e lo spettacolo Frammenti divini di un viaggio in Inferno. Barzaghi conduce inoltre un’intensa attivitā pedagogica, anche in collaborazione con istituzioni universitarie. Nel 2000 fonda l’Associazione Culturale Teatro dell’Albero.

Ingresso € 7,00 (soci Arci 2004 € 6,00)