Arci Educazione Permanente Treviso
Arcimboldo: incontri di cultura
Treviso, Settembre 2007

 

1 - venerdì 21 settembre 2007, ore 20.45 Teatro Aurora
      Proiezione del documentario "Merica"
      Introduce Nicola De Cilia
      Partecipano al dibattito i registi Federico Ferrone, Michele Manzolini,
      Francesco Ragazzi e gli storici Emilio Franzina e Piero Brunello

2 - venerdì 28 settembre 2007, ore 20.45 Teatro Aurora
      Cantandone da vivi...
      con Emilio Franzina e la Piccola Bottega Baltazar

 

Treviso, Cinema Aurora
venerdì 21 settembre 2007, ore 20.45

Proiezione documentario "Merica"
Introduce Nicola De Cilia
Partecipano al dibattito il regista Federico Ferrone, Michele Manzolini, Francesco Ragazzi e gli storici Emilio Franzina e Piero Brunello

Merica
(durata 65', anno 2007)
di Federico Ferrone, Michele Manzolini, Francesco Ragazzi

Regia e sceneggiatura: Federico Ferrone, Michele Manzolini, Francesco Ragazzi. Produzione e vendite: Mithril Production. Anno di produzione: 2007. Durata: 65'. Formato: Beta Digital (16/9), colore. Versione originale: Italiano, portoghese. Fotografia e montaggio: Jaime Palomo Cousido. Consulenti scientifici: Cilmar Franceschetto, Emilio Franzina, Renzo Grasselli, Agostino Lazzaro, Carlo Melegari João, Carlos Tedesco. Musiche: "Inch Allah" - Terrakota; Produced by Terrakota and Dominique Borde; Zona Musica (2002) "Serenata per sedici bionde" (by Tassi / Sarra,O) - Claudio Villa (1957); Les Tambours du Sénégal. Realizzato con il contributo di: Regione del Veneto e Prefeitura Municipal de Venda Nova do Imigrante (ES). Partecipazioni a: TekFestival 2007 (Roma); Bianco Film Festival 2007 (Perugina); Euganea Movie Movement 2007; Montecatini Festival 2007; Imaginaria Film Festival 2007; Lago Film Festival 2007.

Sono 25 milioni i discendenti di immigrati italiani che vivono oggi in Brasile, quasi tutti pronipoti di quanti, a partire da fine '800, abbandonarono un'Italia contadina e povera per un continente che prometteva ricchezza e benessere.
In appena un secolo i flussi migratori si sono rovesciati: se prima l'Italia era un paese da cui fuggire, è ora diventata parte di quel Primo Mondo vagheggiato da ogni migrante. Solo la condizione dei migranti non sembra cambiare.
Molti dei brasiliani che oggi partono per l'Italia hanno un passaporto italiano: sono i famosi immigrati "di rientro", un fenomeno di cui giornali e televisione parlano poco. Questa migrazione di ritorno si spiega, oltre che con la prospettiva di benessere offerta dall'Italia, con un forte attaccamento al paese d'origine. Eppure la speranza di essere accolti come cittadini a pieno titolo è sovente destinata a scontrarsi con una nazione che fatica a integrare chi viene da fuori. Come tutti gli immigrati, anch'essi soffrono l'ostilità riservata agli indesiderati, costretti a lunghe traversie burocratiche, a un lavoro precario e a esser spesso trattati con razzismo. Non è un caso che molti decidano dopo breve tempo di tornare in Brasile.
Girato tra Veneto e Brasile, Merica mostra tutta la complessità dell'esperienza migratoria in Italia e la portata degli interrogativi su cosa significhi appartenere a una nazione. Il documentario cerca di raccontare queste storie nel contesto politico del Brasile, dell'Italia e in particolare del Veneto, regione che esemplifica la mutazione da un'economia povera e fornitrice di emigranti a una industriale e bisognosa di immigrazione.

Ingresso libero e gratuito

 

 

Treviso, Cinema Aurora
venerdì 28 settembre 2007, ore 20.45

"Cantandone da vivi...
Scherzi della memoria e abusi nella storia della guerra civile.
Conferenza spettacolo sulla Resistenza
e sulle guerre civili in Italia (1917-1945)"
con Emilio Franzina e la Piccola Bottega Baltazar
in apertura Umberto Lorenzoni "Eros", presidente dell'ANPI Provinciale di Treviso, ricorda la battaglia del Cansiglio, settembre 1944

Cantandone da vivi...
con Emilio Franzina e la Piccola Bottega Baltazar

La conferenza/spettacolo Cantandone da vivi ruota attorno a un tema intrigante e inquietante per i rapporti che stabilisce tra passato e presente, offrendo una lettura in parole e in musica del lungo periodo dal 1917 al 1945, capace di farci riflettere senza suscitare quei sentimenti di angoscia che il tema sembrerebbe imporre.
Sulle immagini di sfondo (foto d'epoca, brevi spezzoni di Film Luce, Combat Film) e nel commento canoro o strumentale che fanno da contrappunto, si rievocano le storie di una miriade di personaggi, protagonisti grandi e piccoli dello scontro tra italiani (e tra giovani e giovanissimi in armi) su cui si presume sia lecito, oggi, dire qualcosa di più e di diverso da quanto è stato divulgato per oltre cinquant'anni, al servizio di interessi politici e ideologici correnti.
Figure famose o anonime come i soldati del Carso e di Caporetto, i neri e i rossi del primo dopoguerra, Mussolini e Matteotti, le Brigate Nere e i partigiani, la Repubblica Sociale Italiana e il fronte resistenziale e così via, sono chiamati in causa da Mario Castellacci a Francesco De Gregori, da Pier Paolo Pasolini a Luigi Meneghello, da Beppe Fenoglio a Nuto Revelli, sempre in qualità di testi d'un passato che risuona anche di canzoni un tempo famose e ancora nella memoria del paese.
Emilio Franzina, che conduce in scena la trama del racconto, che "conta e canta" persino accompagnandosi alla chitarra (naturalmente come può), svolge il filo del racconto arricchendolo con brani tratti dai grandi giacimenti del folklore musicale e dagli archivi pubblici e privati. Si riascoltano le voci e le memorie reali di quanti vissero i fatti raccontati, prendendole a pretesto per una riflessione che, si spera, riesca non troppo spassionata o "al di sopra delle parti". Impresa sempre difficile, ma senz'altro intellettualmente onesta e il più possibile serena. Nonché, un poco, anche piacevole.

Ingresso libero e gratuito

 



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