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Treviso, Cinema Teatro Aurora
giovedì 20 maggio 2004, ore 20.45
GIANNI BARBACETTO presenta il suo libro:
B. Tutte le carte del Presidente
Marco Tropea Editore, 2003
Introduce: Daniele Ceschin
B. è un imprenditore di successo e un politico vincente. Dopo una rapida affermazione nel campo immobiliare, costruisce un impero
nelle televisioni e diventa l'uomo più ricco e famoso d'Italia.
Quindi "scende in campo": crea una formazione politica che diventa subito il primo partito e conquista la poltrona di Presidente
del Consiglio. Una storia unica in Italia e nel mondo, per la serie irresistibile di successi e per le contraddizioni che lo hanno
reso bersaglio di critiche feroci. È stato accusato di non saper spiegare la provenienza dei primi capitali; di aver costruito la
sua fortuna grazie a rapporti privilegiati con i politici; di aver intrattenuto relazioni con uomini della criminalità organizzata.
E, malgrado le vittorie elettorali, non si è sciolto il nodo dei conflitti d'interessi tra il tycoon e l'uomo di governo che detta
le regole per il mercato TV, tra l'imputato e il Presidente del Consiglio in grado di influire sul sistema giudiziario. È il libro
nero di B., lettere, discorsi, articoli, atti giudiziari: Barbacetto ricostruisce la storia visibile del Cavaliere e quella segreta.
Che è una parte importante della storia del nostro Paese.
Gianni Barbacetto (Milano, 1952), giornalista per il Mondo e per l'Europeo, ha diretto il mensile Società Civile. Dal 1996 è inviato
di Diario. Ha pubblicato: Milano degli scandali (1991, con Elio Veltri); Il grande vecchio (1993); Mani pulite (2002, con Peter Gomez
e Marco Travaglio); Campioni d'Italia (2002).
Daniele Ceschin ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia Sociale Europea presso l'Università di Venezia.
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a seguire:
Citizen Berlusconi - Il premier italiano e la stampa
regia di SUSAN GRAY (2003, 55')
Il documentario affronta il rapporto tra il Presidente del Consiglio Berlusconi e gli organi d'informazione. In cartellone allo European
Documentary Film Festival di Oslo nel 2004, è stato al centro di un caso singolare: la proiezione è stata soppressa su sollecitazione dell'
Ambasciata italiana, che chiedeva però di motivare l'esclusione dal Festival con ragioni tecniche. La Direzione si è adeguata, rifiutando
tuttavia di dissimulare le pressioni diplomatiche. Trasmesso dalla Tv pubblica U.S.A. Pbs nell'agosto del 2003, è rimbalzato sulle Tv di
Svezia, Olanda, Finlandia e Australia. Nessuna TV italiana l'ha finora acquistato.
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